Descrizione
162 pp., 17 x 24 cm
Un libro che racconta di storie di uomini con le fascinose e belle mostrine della Regia Aeronautica. Di storie dimenticate e di ali spezzate. Come quella del pilota legionario e medaglia d’oro Federico Cozzolino, o come la storia del filosofo volante o del pilota matto ovvero di Vittorio Beonio Brocchieri, un pilota della Regia veramente fuor dall’ordinario. Filosofo, professore universitario, scrittore, giornalista, pilota d’aerei, trasvolatore, capitano della Regia Aeronautica, guerriero. D’altronde lui stesso si era definito uomo prismatico, sintetizzando così quel suo vivere pericolosamente tra mille luci e bagliori nell’azzurro dei cieli. Ma il libro narra anche di figure che, pur non offrendo alcun episodio di eclatante eroismo, sono tutte intrise di quel silenzioso, quotidiano, minimale eroismo, quello più difficile da mettere in atto perché richiede una continua tensione ideale nella vita di ogni giorno. Come quella del sergente marconista Mario Mancusi, o come quella dell’ing. Michele D’Amico e del suo diario di guerra, quand’era, nell’anno 1943, giovane sottotenente della Regia Aeronautica di stanza all’aeroporto della Margana nella piazzaforte aeronavale di Pantelleria.
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Ferrara